viaggiointunisia

tour operator: - anno: 2001    durata: 15 gg
alloggi: Sol Club Selima mezzi: aereo, tour in pullman

Viaggio in Tunisia effettuato nell'Agosto del 2001. Principali località visitate : Tunisi, con la medina, il museo del Bardo e il parco archeologico di Cartagine, Sidi Bou Said, El-Jem, Matmata, Douz, Tozeur, le Oasi di Montagna, Kairouan, Sousse, i siti archeologici di Dougga e Thuburbo Majus.



download


Diario del viaggio in Tunisia in formato word. versione del diario di viaggio in Tunisia in formato Word ( solotesto )
Diario del viaggio in Tunisia in formato word versione del diario di viaggio in Tunisia in formato Word ( confoto )








Search

byGoogle

menu


translate this page


DouggaThuburbo Majus

Mappa del sito archeologico dell'antica città romana di Dougga La visita di questi due siti archeologici è normalmente inserita in tutti i tour della Tunisia e viene proposta anche come gita giornaliera per chi ha modo di soggiornare in una località marina lungo la costa. Certo che come escursione 'mordi e fuggi' risulta un po' pesante. Soprattutto nel periodo estivo, quando la calura è più pressante e arrivi a respirare con il naso non solo l'aria ma anche l'umidità emanata da tutto ciò che ti circonda. Girovagare sulle antiche stradine acciottolate, le stesse calpestate dai romani in epoca remota, sotto un sole implacabile, che qui contrariamente al famoso detto non è riuscito a spaccare le pietre, non si può dire sia proprio la soluzione ideale, anche se alla fine ne vale veramente la pena. Partiamo di buon mattino e dopo aver raccolto dagli altri alberghi della zona gli ultimi temerari lasciamo la costa addentrandoci verso l'interno del paese, in un susseguirsi di paesaggi che dal tipico aspetto mediterraneo, con appezzamenti coltivati a frutta, si fanno via via sempre più aridi. Arriviamo giusto in tempo per lo scoccare di mezzogiorno e dopo esserci ripresi dallo sbalzo di temperatura, tra l'aria condizionata del pullman e la bollente atmosfera esterna, entriamo a visitare il sito archeologico. Siamo a circa 6 Km dalla cittadina di Tebersouk e a 106 da Tunisi in direzione sud-ovest. Storicamente il sito sembra fosse già abitato fin dall'inizio del II millennio a C., grazie alla presenza di sorgenti d'acqua ed alla posizione strategica che lo vede dominare da una collina sulla vasta pianura sottostante. Lo storico greco Diodoro, nei suoi scritti del 310 a. C., parla dell'antica città di Thugga come di uno dei centri più importati della zona. Dopo il controllo cartaginese ed alla fine della seconda guerra punica, nel 200 a.C., la città entra nell'orbita del regno numida di Massinissa. Con la conquista romana, 46 d.C., ha inizio il processo che la porterà a diventare parte integrante della provincia romana d'Africa, mutando l'antico nome in Dougga.



Panorama del sito archeologico di Dougga con il magnifico campidoglio


Con la dominazione romana, tra il II e IV sec. d.C., la città vive il suo periodo più florido, arrivando ad ospitare nella sua area urbana alcune migliaia di persone. Ma il declino è dietro l'angolo ed in coincidenza con l'invasione dei Vandali ha inizio una lenta decadenza che la porterà nel tempo ad un quasi completo abbandono. Se ne ritrovano tracce nel periodo bizantino, a partire dal 533 d.C., come zona fortificata a difesa dei confini dalle scorrerie delle tribù nomadi del deserto. Appena dopo l'ingresso del sito archeologico si trova lo stupefacente Anfiteatro cittadino, eretto nel 188 d.C. con una munifica donazione del facoltoso Marcus Quadratus, destinato anticamente ad ospitare le rappresentazioni dei classici dell'epoca. Forse è qui che devono aver inventato la "serale", perché altrimenti non si spiega come fosse possibile per gli spettatori resistere sotto un tale sole, anche se diversamente da come è possibile ammirarlo oggi probabilmente dovevano esserci delle coperture mobili, realizzate magari con dei teli.



L'anfiteatro di Dougga


Superato l'anfiteatro, che ancora oggi ospita migliaia di spettatori in occasione del Festival Internazionale di drammi classici di Dougga, si prosegue lungo la strada che porta al Campidoglio, uno dei monumenti meglio conservati e più ammirati di tutta l'epoca romana. Appena prima del tempio s'incontra la piccola Piazza dei Venti, il cui pavimento era decorato da un mosaico che recava le indicazioni e le direzioni dei 12 venti conosciuti (riconoscibile l'antico nome Africanus dello Scirocco). Su una piattaforma rialzata, subito dopo la piazza, si erge il maestoso Campidoglio ornato da colonne alte quasi 10 mt. Donato alla città dalla famiglia Marcia nel 166 d. C. venne eretto in onore della triade Giove, Giunone e Minerva, di cui si riconoscono nel lato nord le nicchie in pietra che ne contenevano le statue.



Dougga

Dougga - Anfiteatro Dougga - Anfiteatro Dougga - Campidoglio Dougga - Campidoglio Dougga - Campidoglio
Click sul fotogramma per ingrandirlo



Attorno alla Piazza dei Venti si trovano i resti di due altri edifici, il Tempio di Mercurio e il Tempio della pietà di Agostino, purtroppo in un cattivo stato di conservazione. Proseguendo verso sud s'incontrano il Foro, punto d'incontro cittadino ed area dedicata al commercio, con ancora ben visibili gli spazi riservati alle varie botteghe, mentre poco distante si trovano il grande Tempio della Concordia, quello di Frugifero e Liber Pater e le grandi Terme di Licinio, uno dei tanti complessi termali di cui si giovavano in ogni stagione gli antichi romani, con la stanza del frigidarium ( dove si prendevano i bagni di acqua fredda ) che conserva ancora praticamente intatte le pareti perimetrali. Appena ai margini d'una strada sterrata che chiude il lato sud del complesso archeologico, in direzione sud-est dalle Terme di Licinio, si trova la Casa del Trifoglio, l'antico bordello cittadino, cosi ribattezzato per via d'una stanza interna a forma a fiore di trifoglio. Di fronte si trovano le Terme dei Ciclopi, ormai in rovina, in cui si sono conservate in ottimo stato le latrine. La caratteristica forma a ferro di cavallo lascia ben intuire come i romani fossero soliti condividere anche i momenti più intimi. In lontananza, sul profilo della pianura, si scorge la parte più elevata del Mausoleo Libico - Punico, mirabile esempio dell'architettura del periodo numida del II sec. a.C., che con i suoi 3 piani e i 21 mt. di altezza sporge dalle cime degli alberi. Tutt'attorno sono disseminate, per chi ha ancora gambe per "pedalare", numerose altre costruzioni: cisterne per la raccolta dell'acqua, templi, come quelli dedicati a Plutone e a Giunone Caelestis, versione romana della dea cartaginese Tanit, ed altro ancora. Verso l'uscita del sito si trova l'Arco di Alessandro Severo, eretto tra il 222 e 235 d.C. come porta d'ingresso occidentale della città.



Dougga

Dougga - Il Foro con il mercato Dougga - Il Mausoleo Libico - Punico Dougga - Le Terme di Licinio Dougga - Antica strada Dougga - Le latrine delle Terme dei Ciclopi
Click sul fotogramma per ingrandirlo



Dopo la sosta per il pranzo ed un meritato riposo, sulla strada del ritorno ci fermiamo a visitare il sito archeologico di Thuburbo Majus. Siamo a 60 Km a sud-ovest di Tunisi, nei pressi del paese di El-Fahs. Antico insediamento di tribù Berbere cadde sotto il controllo cartaginese nel V sec. a.C., condividendone l'apoteosi e la sconfitta. Nel 128 d.C., ormai sotto il controllo romano, ricevette la visita dell'imperatore Adriano, in seguito alla quale riuscì a conquistare il titolo di municipalità romana, Thuburbo Majus - Il portico dei Petroni, seleziona per ingrandire divenendo in breve tempo un ricco ed importante centro per il commercio di prodotti quali l'olio, il vino ed il grano. I principali resti archeologici risalgono al periodo di maggior splendore della città e sono datati all'incirca al II secolo d.C. Uno degli edifici più interessanti è la Palestra dei Petroni, spazio aperto adibito alla pratica sportiva fatto edificare dalla famiglia di Petronius Felix nel 225 d.C., di cui rimane intatta una parte del Portico conosciuto con lo stesso nome. Su tutto il complesso archeologico domina il Campidoglio, edificato nel 168 d.C. in onore degli imperatori Marco Aurelio e Commodo e posto sotto la protezione della triade Giove, Giunone e Minerva. Si accede alla piattaforma da una larga scalinata sulla cui sommità sono rimaste in piedi 4 colonne di calcare rosa. Antistante il Campidoglio si trovano il Foro con annessi il Mercato ed il Tempio di Mercurio, ma delle costruzioni non ne rimane che il contorno perimetrale.  Proseguendo in direzione sud-est si trovano il già citato Portico dei Petroni, con alle spalle le Terme d'Estate ( uno dei 5 complessi termali ) e continuando il Tempio di Esculapio ed il Tempio di Celesti, per arrivare in fondo al sentiero al Santuario di Baal, dio punico la cui venerazione era sopravvissuta nella società romana alla caduta di Cartagine. Un piccolo tempio quadrato di cui rimangono una breve scalinata e due colonne, ma da cui si gode una bella vista sulla campagna circostante.



Thuburbo Majus

Thuburbo Majus - Le Terme del Campidoglio Thuburbo Majus - Il Campidoglio ed il Foro Thuburbo Majus - Antica strada Thuburbo Majus - Il Santuario di Baal Thuburbo Majus - Il Tempio di Mercurio ed il Campidoglio
Click sul fotogramma per ingrandirlo



Le Mappe dei Siti archeologici di Dougga e Thuburbo Majus sono state prelevate dalla rete, se qualcuno dovesse rilevare una violazione di copyright è pregato di comunicarlo urgentemente al Webmaster per un'immediata rimozione delle immagini.

Grazie


note

Ricordate, tutto cambia. Per questo quello che era vero all'epoca del mio viaggio oggi può non esserlo più !

Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Tunisia" di David Willett edita da Lonely Planet, EDT 2001 . Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.



sosteniamoemergency


Sosteniamo Emergency  c.c.p.  n° 28426203