Antichi ritrovamenti attestano la presenza dell’uomo fin dall’epoca preistorica di Neanderthal, periodo in cui la conformazione geografica
dell’attuale arcipelago si presentava come un allungata penisola. Prima dell’ascesa della cività Etrusca si hanno notizie di sporadici insediamenti di
popolazioni provenienti dalla Liguria e dal Centro Italia alla ricerca di minerali per la lavorazione metallurgica. Ma è con l’avvento degli Etruschi che
l’isola d’ Elba entra a pieno titolo nella Storia, diventando un centro primario per i commerci, grazie anche alla sua posizione strategica e all’intensificarsi dell’estrazione del ferro esportato in tutto il mondo allora
conosciuto. Al periodo Etrusco si sostituisce quello Romano che oltre a proseguire nello sfruttamento intensivo
delle risorse utilizza l’isola anche come luogo di villeggiatura e confino, la presenza di catacombe cristiane attestano la presenza di una fervida comunità
che darà in seguito origine al fenomeno del monachesimo. Alla fine dell’ impero Romano subentra, in maniera indolore, il potere temporale della Chiesa fino al X secolo quando l’isola e l’arcipelago
passano sotto l’egemonia della Repubblica Marinara di Pisa. Da ciò ne consegue un periodo di rinnovato benessere grazie al rifiorire dei commerci ed al
continuato sfruttamento delle miniere di ferro . Questo periodo dura poco ed in seguito alla sconfitta di Pisa da parte della Repubblica Marinara di Genova ( battaglia
di Meloria 1284 ) l’ economia dell’ isola entra in un periodo di grave crisi che ne determina nei secoli XIV e XV un progressivo abbandono. Segue un periodo
turbolento che vede la proprietà dell’arcipelago passare di mano in mano e l’isola continuamente soggetta a periodiche scorrerie di pirati tra cui il famoso
Barbarossa. Solo grazie all’ ascesa della famiglia dei Medici l’isola ritorna a godere di un periodo di relativo benessere, nuove e importanti fortificazioni
vengono edificate per proteggere i suoi commerci e le sue coste fino alla spartizione dell’ isola stessa tra la Spagna e la Toscana. Dopo un secolo , il XVII,
trascorso tra un continuo susseguirsi di passaggi di proprietà tra le potenze europee dell’epoca è solo con l’ avvento del potere napoleonico che nell’isola,
annessa al territorio francese, si inaugura un periodo di prosperità che darà un impulso deciso alla modernizzazione e allo sviluppo del suo tessuto sociale e
civile. Con la fine dell’impero francese e dopo il breve periodo sotto il Granducato di Toscana l’isola entra a far parte nel 1860 del regno
d’Italia e dopo la seconda guerra mondiale della nascente Repubblica. Oggi la maggior risorsa dell’ isola è il turismo ed è in questo settore che sono
rivolti i maggiori sforzi dei suoi amministratori locali.
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