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Viaggio in Scozia effettuato nell'agosto del 2006. Principali località visitate : Kirkcudbright, Glasgow, Maybole: Culzean Castle and Country Park, Trossachs Park, Loch Lomond, Inveraray: Inveraray Castle, Achnabreck, Crinan, Kilmartin Glen: Temple Wood, Falls of Lora, Oban, Dunstaffnage Castle, Kilchurn Castle, Dornie: Eilean Donan Castle, Isola di Skye: Dunvegan Castle, Plockton, Western Ross: Gairloch - Inverewe Garden, Falls of Measach, Ullapol, Highlands Settentrionali, Arcipelago delle Orcadi, Arcipelago delle Shetland, Dunrobin Castle, Loch Ness, Urquhart Castle , Forte George, Cawdor Castle, Pennan, Malt Trail: distillerie Strathisla e Glenfiddich, Castle Trail: Kildrummy Castle, Craigievar Castle, Crathes Castle, Pitlocry, Blair Castle, Stirling Castle, Culross, Edimburgo, Rosslyn Chapel.
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Oggi niente routine quotidiana da viaggio itinerante, le valigie possono restarsene tranquille e prendersi una giornata di riposo. Il nostro programma prevede la visita dell'Isola di Skye, arcipelago delle Ebridi Interne, con rientro alla base nel nostro B&B a Dornie. Il tempo ? Superfluo lasciarsi vincere dalla curiosità, nuvoloso e minaccioso come al solito. Riprendiamo la A87 verso la costa e dopo pochi chilometri, a Kyle of Lochalsh, attraversiamo l'avveniristico Skye Bridge, che dal 1995 collega in maniera permanente l'isola alla terraferma. In breve siamo sull'isola ed iniziamo a percorrere il nostro giro. L'isola di Skye è un angolo riposto di Scozia, un luogo dall'anima intima, selvaggia, immerso in una natura che riesce a sorprenderti ad ogni svolta di strada, aprendo la vista su scorci e panorami unici. Piccoli villaggi, castelli, lagune incantate, vertiginose scogliere, antiche distillerie, tutto contribuisce a fare di Skye un luogo magico al di là del via vai dei turisti, che l'ha decretata di fatto come una delle mete più gettonate. 'Sky-a', l'isola delle nuvole, come veniva chiamata nell'antica lingua norrena dei conquistatori vichinghi. Di certo una fama non usurpata a giudicare dall'umore del cielo che accompagna oggi la nostra visita, con quel tocco di fiabesco che conferisce la leggera coltre di nebbia, che di tanto in tanto s'affaccia ad ammantare di luce ovattata tutto l'orizzonte. Prima sosta a Portree, capitale dell'isola pigramente adagiata su una graziosa baia. E' giorno di mercato e la piccola piazza del paese è occupata da banchetti che vendono di tutto, comprese deliziose specialità culinarie a cui non sappiamo resistere. E' una di quelle piccole e fortunate sorprese, che fa il paio con la possibilità di riparo che offrono gli ombrelloni, visto che ha ripreso a piovere con una certa dovizia. Scendiamo a dare un'occhiata al piccolo porto, a cui fa da corona una fila di deliziose casette dai delicati colori pastello, dove trovano ospitalità pub, negozi e gl'immancabili Fish & Chips. L'aria tranquilla che si respira nelle strette viuzze del centro sembra accordarsi armoniosamente alle gocce di pioggia che cadono delicatamente, quasi a non voler disturbare troppo l'atmosfera rilassata. Sul profilo della baia, dietro l'arco che disegna il paese, si staglia la sagoma inconfondibile dell' Old Man of Storr, un pinnacolo di basalto incappucciato dalla nebbia che copre la sommità della collina.
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Uscendo da Portree lasciamo la A87 e proseguiamo sulla A855 lungo la costa orientale della penisola di Trotternish. Iniziamo a risalire il pendio, con il rumore del mare che si fa sempre più ovattato, come se la nebbia, in cui tutto il panorama s'immerge, riuscisse ad attutire la violenza dell'acqua che decine di metri sotto di noi s'infrange sulla roccia. Lungo la strada alcuni belvedere invitano ad una sosta per ammirare dall'alto lo spettacolo offerto dalla natura, come le scogliere di Quiraing o la rupe basaltica delle Kilt Rock. Prima di arrivare nell'estrema punta a nord di Skye decidiamo di fermarci per il pranzo, la scelta cade cosi su Flodigarry, un minuscolo paesino affacciato su una tranquilla baia. Non sembrano esserci molti posti dove mangiare e cosi seguendo le prime indicazioni arriviamo al Flodigarry Country House Hotel. Un posto delizioso, ma che non sembra certo a buon mercato. Dobbiamo essere gli unici stranieri presenti e il nostro ingresso vale a distrarre per un attimo la computa clientela del locale, personaggi d'epoca che sembrano essere usciti direttamente da uno dei romanzi di Agata Christie, con protagonista la simpatica vecchietta detectivee: miss Marple. Il pranzo è comunque eccellente e la vista incantevole, per una volta possiamo sforare il budget giornaliero. Terminato il pranzo proseguiamo il nostro giro passando per Kilmaluag, la località più a nord di Skye. Appena dopo siamo sul lato occidentale della penisola di Trotternish. Qui la costa è meno frastagliata e in breve raggiungiamo Uig, una località allungata su una spettacolare baia che lascia senza fiato, con il profilo delle verdi colline smeraldine che degrada dolcemente verso il mare. Ha smesso di piovere e ampi squarci d'azzurro s'affacciano a coronare questo panorama da cartolina da cui è difficile staccarsi.
Completato il giro della penisola proseguiamo lungo la costa sulla A850 verso la nostra prossima meta il Dunvegan Castle. Il castello è una delle maggiori attrazioni storiche dell'isola di Skye, non è maestoso come altri, ma merita senza dubbio una visita. Caposaldo del Clan dei MacLeod ospita al suo interno alcuni oggetti interessanti come ad esempio il Fair Flag, la bandiera delle fate, uno dei più antichi stendardi, datato con incertezza tra il IV e VII sec, che sia giunto quasi integro fino ad oggi, o come il Rory Mor's Drinking Horn, un enorme corno utilizzato per bevute rituali, che da tradizione doveva essere svuotato tutto d'un fiato. Interessante anche la visita dei suoi giardini, attraverso un percoso che si snoda all'interno del bosco.
Dunvegancastle
Terminata la visita del castello ci rimettiamo in moto e lungo il corso della A863 costeggiamo per un tratto il mare delle Ebridi diretti a Carbost, dove ha sede l'antica Talisker Distillery. Isolate case dagli spioventi tetti scuri punteggiano di bianco basse colline verdi, incappucciate qua e la dalla nuvolaglia di passaggio che dona al panorama il consueto contorno umido. Non c'è molto traffico in giro e a parte noi l'unica cosa che si muove nel paesaggio rarefatto è la testa delle pecore, appena distratte dal loro brucare, lungo il ciglio della strada, dall'aria mossa dal nostro passaggio.
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Arriviamo alla distilleria Talisker, l'unica dell'isola, giusto in tempo per apprendere che le visite guidate si sono appena concluse, stante il rigido orario di chiusura delle 17.00. Peccato, dobbiamo rimandare il nostro apprendistato sulla conoscenza del processo che porta un nobile cereale, come il malto, a diventare una delle bevande più apprezzate, per lo meno da queste parti. Non ci resta che ripartire, non prima d'essere riusciti a sbirciare, dietro la porta d'un capannone appena accostata, dei mastodontici alambicchi di rame. In questa parte dell'isola non ci sono strade che seguono la costa e per raggiungere il lato sud-ovest di Skye la A863 si ricongiunge con la A87, chiudendo cosi il giro stradale che copre la parte settentrionale dell'isola stessa. Giunti a Broadford imbocchiamo a destra la B8083 in direzione di Elgol. Questo breve tratto di strada si snoda attraverso uno dei più bei panorami dell'isola, terminando sul molo del minuscolo paesino di Elgol proprio di fronte alla spettacolare veduta dei Monti Cuillin. Una catena montuosa non particolarmente elevata, i cui rileivi aguzzi sembrano essere emersi con forza dal mare fendendo le acque scure. E' un panorama che ricorda, ad un'altra latitudine e con un altro clima, classiche vedute esotiche.
Con lo spettacolo dei Monti Cuillin ancora negli occhi non ci resta che completare il giro e rientrare alla base a Dornie, concludendo cosi la giornata dedicata alla visita dell'Isola di Skye. Tempo che potrebbe tranquillamente dilatarsi perché l'isola meriterebbe davvero d'essere vissuta con più calma.
Tappa del 11-8-2006: Dornie - Ullapool
note
Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Scozia" della Lonely Planet, 4° edizione italiana Giugno 2004 pubblicata dalla EDT. Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.