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Viaggio a Capo Verde effettuato nell'Agosto del 2002. Principali località visitate : Isole di Sal, Fogo, Santiago e Boavista.
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C'era una volta, in un paese lontano lontano, una piccola isola felice. Una sola ? Diranno i miei piccoli lettori con un faccino triste e sconsolato... C'erano una volta, in paese lontano lontano, dieci piccole isole felici. Dieci piccole gemme incastonate in un azzurro che mozza il respiro, perse tra cielo e mare in un orizzonte senza confini. Una era nera nera, con un buffo pennacchio bianco che le danzava ansimando sopra la testa. Un'altra era dorata dorata, con tanti granellini di sabbia che le facevano da corona, infiniti come le stelle del firmamento e brillanti come i raggi del Sole. Un'altra ancora era verde verde, selvaggia e ribelle come una foresta incantata, con tanti piccoli uccellini dal becco giallo, allegri e chiassosi come una mattina di primavera. Erano tutte cosi belle e cosi diverse che il Dio del Tempo le aveva nascoste geloso sotto il suo mantello, per mille e mille anni ancora finché...
Ehi, un momento, fermate il nastro. Ma di che favola stiamo parlando ? Ci siamo forse persi l'annuncio d'una clamorosa scoperta in campo geografico ? Terre inesplorate conquistate alla conoscenza umana. O abbiamo forse trovato un luogo magico: quello dove l'uomo sia riuscito a stabilire un connubio di pacifica convivenza con la natura ? Forse, più prosaicamente, stiamo parlando d'un posto dove l'occasionale presenza umana sia riuscita a non fare troppi danni, lasciando tutto il più possibile inalterato, cosi come l'ha trovato ? Finché... finché un giorno arrivarono gli italiani. Eh si, perché dovete sapere che la scoperta di questa piccola perla d'arcipelago, scoperta in senso turistico, ha una storia tutta italiana. Negli ultimi anni, infatti, il numero dei turisti italiani, che qui hanno posato piede, ha eguagliato e superato il numero di quelli portoghesi, antichi signori coloniali di questo piccolo pezzo d'Africa. E a sentir parlare dei progetti in cantiere, con i relativi ingenti investimenti che ne seguiranno, sembra che diventerà sempre di più una meta a strisce verdi, bianche e rosse.
Capo Verde, dieci piccole isole baciate dal Sole sotto un vento sferzante, in una natura aspra e selvaggia che non teme l'uomo perché in gran parte ancora lo domina, con un clima tropicale che rende gradevole il soggiorno pressoché in ogni periodo dell'anno. Capo Verde è la risposta a portata di mano alle mete più esotiche e già troppo inflazionate. Ma la domanda che sorge spontanea al viaggiatore, che per la prima volta si avvicina a questo piccolo pezzo di mondo incantato, è : " per quanto ancora resisterà ? ". Rimanere estasiati di fronte alla spiaggia di Praia Curalinho nell'isola di Boavista (ribattezzata dai turisti Santa Monica per la somiglianza con la famosa spiaggia Californiana... ma non è più poetico il suono dell'antico nome portoghese di spiaggia corallina ? ). 20 Km di sabbia immacolata dove le più comuni forme di vita sono dei graziosi granchietti con gli occhi sporgenti, che ti guardano mentre si allontano con incedere elegante, dove non esiste fortunatamente la benché minima presenza di manufatti umani, dove puoi ascoltare l'anima del mare che con dolce veemenza accarezza la terra in un abbraccio senza fine. E sentirsi stringere l'animo nella speranza di poter tornare tra cento anni e ritrovarla lì, immutata nel tempo, ad aspettarti. Visitare le antiche saline di Pedra de Lume nell'isola di Sal dove il tempo ha impresso il suo marchio, sul legno in rovina delle antiche fabbriche per l'estrazione del minerale, sulla ruggine purpurea della navi che riposano nel piccolo porto, dove i colori dell'arcobaleno si riflettono nelle vasche abbandonate, con il sale che muta dal rosso all'azzurro, dove sbucando dal ventre della montagna in una piccola valle ti senti trasportare in un mediterraneo Far West. E inorridire al pensiero che qualcuno stia ideando di trasformarle in una moderna Beuaty Farm per ricchi turisti, a cui interessa solo smaltire un po' di girovita. Io non so fare previsioni, ma sono convinto che Capo Verde non si piegherà tanto facilmente e che l'asprezza della sua natura servirà almeno a porre un freno all'avanzata incondizionata della lunga mano umana. Cosi come la fierezza del suo popolo, abituato da secoli a combattere per sopravvivere e che non aspetta certo il turista come soluzione definita per tutti i suoi problemi. Forse il turismo potrà diventare un momento di rinascita, contribuendo così a frenare l'esodo di questo popolo verso un futuro migliore, ma solo se riuscirà ad essere consapevole del potere distruttivo che porta con se. Capo Verde non può aprirsi ad "un'invasione di massa" senza correre il rischio di perdere la sua identità, la sua naturale vocazione ad una convivenza soggiogata, con una natura spettacolare e matrigna che elargisce i suoi doni con molta parsimonia. Lo stato di fatto che si è venuto a creare, con la concentrazione dei grandi e moderni villaggi sull'isola di Sal, favorito sia dalla posizione dell'isola, che gode d'un clima particolarmente secco, e sia dalla presenza del principale aeroporto internazionale dell'arcipelago, costruito dagli italiani negli anni '30 come scalo tecnico sulle rotte transoceaniche verso il Sud America, può essere una buona soluzione di compromesso ed equilibrio, che consenta di sopportare e controllare meglio l'afflusso di migliaia di turisti.
Visitare l'arcipelago non è particolarmente facile, ancora di più nel caso vi ripromettiate di vederlo tutto. Desiderio per il quale dovreste mettere in programma un congruo periodo di tempo, ben al disopra delle due classiche settimane mordi e fuggi. Nell'ottica del risparmio, rispetto ad un volo di linea diretto dall'Italia, segnalo che a partire dall'Aprile 2006 è possibile raggiungere Capo Verde usufruendo dei voli low cost della Easyjet per Lisbona, proseguendo quindi da qui con un volo della compagnia nazionale TACV. Per ottenere il visto, invece, il sistema più economico e veloce è chiedere un visto collettivo (per almeno 2 persone) rivolgendosi direttaemnte al Consolato Onorario di Milano. Vi chiederanno di effettaure un versamento di 38.50 euro per persona, (costo aggiornato al 2005) e d'inviare successivamente via fax le fotocopie di tutti i passaporti, dei biglietti aerei e della ricevuta del versamento. Entro 48 ore avrete il vostro visto collettivo via fax. Per ulteriori informazioni rivolgetevi a : Consolato Onorario di Capo Verde, Corso Europa 22 - 20122 Milano, tel. 02 76022377 - fax 02 76022389, e-mail: consolato.mi@libero.it. Una volta sull'arcipelago, non esistendo servizi regolari via mare tra le isole, l'unico mezzo efficace rimane l'aereo. La compagnia nazionale TACV, Cabo Verde Aerlines, ha collegamenti giornalieri tra le isole più importanti, Sal, Santiago, Boavista, São Vicente, São Nicolau e settimanali per Fogo e Maio. Occorre comunque considerare che i voli interni sono quasi sempre pieni e devono essere quindi prenotati con largo anticipo, quando non di rado subiscono impreviste cancellazioni per i più svariati motivi. Senza dimenticare, infine, che non sono proprio a buon mercato. Per raggiungere le ultime due isole, i cui aeroporti sono chiusi da tempo per motivi di sicurezza, si possono utilizzare dei traghetti locali. Da Fogo per raggiungere Brava ( servizio non regolare ) e da São Vicente per Santo Antão. Quello di cui, invece, non occorre preoccuparsi più di tanto è il clima, che essendo tropicale e mitigato dal continuo spirare degli alisei, è godibile tutto l'anno. La stagione migliore in assoluto va da Novembre a Luglio, anche se sconsiglierei i mesi invernali in cui l'intensità del vento può diventare davvero fastidiosa, a meno che non siate li per fare windsurf o sport affini. Da Luglio a& Novembre, invece, si possono avere delle precipitazioni brevi e molto intense, ma si ricordano anche degli anni in cui l'acqua non si è fatta vedere per nulla, con gran sconforto degli isolani. Il nostro soggiorno è avvenuto in un periodo tra la fine di Luglio e l'inizio di Agosto del 2002 senza inconvenienti di sorta, a parte il fatto, per via delle correnti in quota, che il cielo fosse quotidianamente coperto da un sottile velo di nuvole almeno fino verso mezzogiorno. Ma dicono sia cosi durante tutto l'anno, e d'altra parte questo costituisce anche un primo filtro naturale agli intensi raggi del Sole. Cosi, tra le varie soluzioni per visitare l'arcipelago, potete soggiornare in uno dei vari alberghi su un'isola a vostra scelta ed effettuare escursioni giornaliere in aereo per visitare le altre. Nel caso è consigliabile scegliere come base d'appoggio l'isola di Sal, sia per la maggior offerta di alloggi, i grandi tour operator operano principalmente qui, sia per il fatto che l'isola ospita il principale aeroporto di Capo Verde, usato come base dalla Cabo Verde Express, una piccola compagnia privata utilizzata per i voli turistici. A questo punto tramite i tour operator o le altre piccole agenzie locali potrete visitare alcune delle altre isole, tenendo però in considerazione che non per tutte sono organizzate escursioni e che comunque i voli partono solo se viene raggiunto un numero sufficiente di partecipanti, circa una ventina, tale da riempire i piccoli aerei, i mitici turboelica LET 410 di fabbricazione cecoslovacca. Difficile altrimenti, con questo tipo di soluzione, riuscire ad organizzarsi in maniera indipendente con i normali voli di linea, comunque cari, anche perchè poi sulle isole più piccole non esiste una rete regolare di trasporti locali. Ma se invece non vi interessa fare un soggiorno al mare ed il vostro obiettivo è visitare il maggior numero di isole, allora la soluzione migliore è partire con un pacchetto organizzato. Il più completo ed economico è quello del famoso gruppo di Avventure nel Mondo, il quale raggiunge le isole di Santiago, São Vicente, Santo Antão, Fogo, Boavista e Sal, ma ne troverete sicuramente anche di altri operatori. Se infine siete proprio dei patiti del fai da te estremo e non avete problemi di tempo, potete contattare gli uffici della TACV in Italia ( viale L. Majno 38 Milano, tel 02/29536310 fax 02/201045) ed acquistare un volo di linea, che vi fornirà anche il diritto ad entrare in possesso di un voucher per 5 voli interni a prezzi scontati, ma non lasciate nulla al caso e fissate già prima di partire le tappe del vostro tour, prenotando con largo anticipo e lasciando per ultimo solo il problema di trovare una sistemazione in loco, l'ufficio di promozione turistica in Italia è a Milano in Corso Europa 22, tel 02/76022377 fax 02/76022389).
E venne anche per me la prima volta della "vacanza in villaggio". In verità avevo sempre avversato, prima d'ora, questo tipo di soluzione, soprattutto per non dover correre il rischio di rimanere troppo inquadrato, come quando da bambino trascorrevo le mie vacanze in colonia. Alla fine però devo anche riconoscere, tutto sommato, che il soggiorno ha comunque offerto degli aspetti molto piacevoli. Così, nel pieno della notte e dopo sei ore di volo dall'Italia, ci siamo ritrovati, assonnati ne più e ne meno dei ragazzi dell'equipe che ci hanno accolto, nel famoso Bravo Club Vila do Farol, battezzato cosi per via di un piccolo faro in disuso nei pressi del villaggio. L'ultima moderna costruzione, in ordine di tempo e di posizione, inaugurata nel Dicembre del 2001 sulla bella spiaggia di Santa Maria, situata nell'estremo sud dell'isola di Sal. Il tempo di farsi etichettare come "all inclusive", con una bella fascetta celeste al polso che ci accompagnerà per tutto il soggiorno, e via a nanna, dispersi tra le colorate casette in stile lungo piccoli sentieri fioriti. Della vita del villaggio non credo ci sia molto d'interessante da raccontar, a parte il fatto che la simpatia dei ragazzi dell'equipe ( mi vengono in mente la brava cantante napoletana Delia, il capo animazione, un pazzo scatenato di Passimeno sul Trasimeno, il genovese Checco, cabarettista d'una simpatia unica e tutti gli altri in genere ), attenti comunque a non diventare troppo invadenti, ha contribuito a creare un ambiente veramente familiare, a cui ha fornito un ottimo contributo anche la buona cucina, ricca di pesce locale sicuramente fresco data la grande disponibilità. L'unica nota stonata si è purtroppo verificata con la calata degli Unni, che nella seconda settimana di soggiorno ha letteralmente invaso il villaggio. Ovvero un nutrito gruppo di medici e farmacisti nostrani, con familiari al seguito, in vacanza premio. Dopo una brevissima scaramuccia ( praticamente senza incontrare resistenza ), a colpi di capsule e supposte si sono conquistati, riservandoselo, metà ristorante, saturando al contempo, con la loro esuberante presenza, anche tutti gli altri spazi vitali del villaggio. Ma la vacanza premio, per essere stati i più bravi a propinare pozioni miracolose, offerta da una nota casa farmaceutica finita sugli altari della cronaca giudiziaria proprio nel periodo in cui mi accingevo a completare questo lavoro ( Febbraio 2003 ), gli deve essere andata leggermente di traverso, come la famosa pasticca che non và ne su e ne giu. Ed ora spazio alle immagini, con le foto e le note saliente sulle isole dell'arcipelago visitate, a partire da quella di Sal dove eravamo alloggiati. A proposito, dimenticavo: sapete perché si chiama Capo Verde ? Probabilmente per la scarsa fantasia di chi si prese l'incombenza, il quale attribuì all'arcipelago lo stesso nome del promontorio che sulla costa africana del Senegal che gi sta dirimpetto. Anche se è da notare, tuttavia, come queste isole, al momento della loro scoperta e contrariamente ad oggi, fossero ricoperte da fitte foreste verdi, abbattute in seguito per farne legname da costruzione. Per sintetizzare: credo che non ci sia nulla di meglio dei versi, davvero belli, di due tra i più noti personaggi dell'arcipelago, che vi riporto così come sono riportati nella guida, "Capo Verde" di Rossella Righetti ed. Guide Ulysse e Moizzi Ottobre 2001, utilizzata nel viaggio.
"Rocce a picco, valli profonde, venti diventati pazzi dall'inizio del tempo, un mare in rivolta, spiagge infinite. C'è anche il sole. Eterno e senza pietà, che ci brucia il ventre, la terra e il capo: il nostro e quello delle capre, quelle di sempre. La certezza del deserto nella sabbia che vola su strade aperte. Dieci isole fatte di silenzio, di nostalgia e di sogni. "
Dina Salustio, scrittrice capoverdiana
"Nel cielo sei una stella / che non brilla / sul mare sei sabbia / asciutta . / Dispersa nel mondo / scogli e mare. / Terra povera, colma d'amore / dove ci sono la morna e la coladeira. / Terra dolce piena d'amore / dove ci sono il batuco ed il funanà . / Che nostalgia / una nostalgia infinita, / mio piccolo paese quanto ti amo / quanto ti amo."
Cesaria Evora, cantante capoverdiana di Mindelo ( São Vicente )
Un ricordo particolare ed un augurio di felicità a tutti i bambini di Capo Verde. Dotati d'una simpatia unica corredata da una carica vitale irrefrenabile. Sempre pronti a mettersi in posa per farsi fotografare, senza chiedere mai nulla in cambio. Con quel sottile filo di ironia, per il turista che è dietro la macchina fotografica, che non guasta affatto, anzi...
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Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Capo Verde" di Rossella Righetti ed. Guide Ulysse e Moizzi Ottobre 2001. Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.