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Viaggio a Creta effettuato nell'Agosto del 2003. Principali località visitate : le citta di Chania, Rethimnon e Iraklion, la penisola di Akrotiri con i monasteri ortodossi di Moni Agia Triada, Moni Gouvernéto e Moni KatoliKo, la laguna di Balos e l'isola di Gramvousa, le gole di Samaria, i siti minoici di Knosso, Festos e Agia Triada, il sito greco-romano di Gortina, il monastero ortodosso di Preveli, la baia di Elafonissos.
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La meta di questa escursione è la zona meridionale di Creta nella sua parte centrale, qui è possibile visitare il sito archeologico dorico-romano di Gortina, i siti archeologici minoici di Festos, il secondo per importanza dopo quello di Cnosso, e di Agia Triada, per arrivare infine nella bella spiaggia di Matala con le sue caratteristiche grotte abitate fin dall'epoca preistorica. Partendo da Chania il viaggio è piuttosto lungo e vi porterà via, visite comprese, l'intera giornata, ma è davvero un’escursione che merita. Si percorre la superstrada che taglia il nord dell'isola e una volta arrivati all'altezza della città di Rethimnon si può scegliere se rimanere sulla strada principale fino ad Iraklion, oppure imboccare a destra una strada secondaria che piega verso sud ed attraversando il paese di Spili arriva in zona. La prima soluzione è a mio avviso la più diretta, e dopo Iraklion s'imbocca sulla destra una strada secondaria che porta verso sud in direzione di Mires - Festos. Partiamo di buon mattino e dopo circa 3' ore abbondanti di macchina arriviamo in prossimità della nostra prima meta, il sito dorico-romano di Gortina . La città fondata dai dori divenne in epoca romana, con il nome di Gortis, la capitale della provincia formata da Creta e dalla Cirenaica. La parte più visitata delle rovine si trova subito dopo l'ingresso sul lato destro della strada che proviene da Iraklion. I resti della Basilica di Agios Titos appartengono al primo complesso che si incontra entrando nel sito. Della struttura sono rimaste in piedi le 3 absidi, quella a sinistra è utilizzata ancora oggi come santuario ortodosso. Proseguendo nella visita si incontra l'Odeon, un piccolo teatro ben conservato con le gradinate disposte a semicerchio, subito dietro si trova un piccolo portico chiuso che racchiude la parte archeologicamente più rilevante del sito, perché sui grandi blocchi di pietra che ne formano il muro perimetrale sono incise le famose Leggi di Gortina, leggi che regolavano la vita dell'antica colonia greca. Scritte in dialetto dorico del VI sec. a.C. rappresentano una delle più antiche testimonianze di leggi tramandate fino ai nostri giorni. Proseguendo a piedi verso nord si incontrano altre rovine di minor importanza, come di minor importanza sono anche i resti romani di Gortina che si trovano sul lato sinistro della strada asfaltata che vi ha condotti qui, dispersi come sono in un campo di olivi senza precise indicazioni per rintracciarli.
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Dopo la visita di Gortina riprendiamo la strada e poco dopo arriviamo nei pressi del più importante dei siti archeologici minoici della zona, Festos. Qui a differenza di Cnosso non sono state apportate opere di ricostruzione posticcie e il luogo si presenta ancora come all'epoca del ritrovamento. Il sito domina dalla sommità d'una piccola altura la pianura circostante, offrendo un buon punto di vista per ammirare il panorama della zona, che da qui consente di estendere lo sguardo fino alla costa ed al mare, lasciando così intuire la posizione strategica di cui godeva la città. L'ingresso dal cortile nord domina le costruzioni sottostanti, di cui bisogna intuire lo sviluppo verticale. Scendendo dalle scale si arriva in una zona identificata come il teatro cittadino, che anticamente era adibito anche per usi religiosi, come attesterebbe la vicina presenza di piccole sale di culto. Scendendo ancora si entra nel palazzo vero e proprio, accedendo all’interno del grande cortile centrale su cui si affacciavano i vari ambienti, tra cui gli appartamenti privati della famiglia reale. Adiacente al teatro sono visibili i caratteristici magazzini, in cui venivano conservati, all’interno di grandi orci di terracotta adatti a riparare dall'eccessiva calura, i vari tipi di derrate alimentari. All'interno del sito archeologico, sotto il muro d'un palazzo minoico, il 3 luglio del 1908 una spedizione archeologica italiana, guidata da Luigi Pernier e Federico Halbherr, rinvenne il famoso disco di terraccotta che si può ammirare oggi nel Museo archeologico di Iraklio. Il disco di Festos, delle dimensioni di 16 centimetri di diametro per 16 millimetri di spessore, viene fatto risalire al 1700 a.C. e presenta ancora oggi più d'un mistero sul suo effettivo utilizzo.
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Poco distante da Festos, con una piccola deviazione, si può visitare il sito archeologico di Agia Triada, un altro interessante esempio di
insediamento minoico dove spiccano le rovine di un palazzo. Qui nel 1991, durante il mio primo viaggio a Creta, ho avuto la ventura di conoscere il venditore di flauti che era raffigurato nella foto di copertina della guida che avevo con me e che riconoscendosi aveva esclamato orgoglioso in uno
stentato francese "ce moi","ce moi". Certo non mi aspettavo, essendo all'epoca già avanti con gli anni, di ritrovarlo dodici anni dopo ancora li al suo posto, con il suo cesto di frutta fresca e di flauti intagliati artigianalmente, ma mi piace pensare che se ne stia da qualche parte
sull'isola, nella sua piccola casa bianca affacciata sul mare, a godersi il meritato riposo al fresco dell'ombra di un grande sicomoro mosso dalla leggera brezza del vento. All'interno del sito archeologico si trova anche la piccola chiesetta ortodossa di Agios Georgios.
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Al termine delle visite dei siti archeologici, proseguendo verso il mare, arriverete in breve nella bella spiaggia di Matala . Mentre godete della bellezza del mare non dimenticate di prestare attenzione al vento, che qui si presenta con una soglia ben al di là della semplice brezza. La scogliera di roccia calcarea sopra la spiaggia è punteggiata di grotte naturali, utilizzate anticamente anche come abitazioni.
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note
Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Grecia - Creta e Rodi " della collana 'I Paesi del Mondo' ed. Futuro 1984. Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.